Microsoft Word - piano prevenzione corruzione 2015-2017

FONDAZIONE CASA DEI BAMBINI SANGIORGIO GUALTIERI

VIA SAN PIETRO, N. 31

 

 

PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E DELLA TRASPARENZA 2021-2023

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Approvato con deliberazione del Commissario straordinario regionale

Il 15 aprile 2021, N.14


 

 

Premessa

 

1.        Il presente Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (PTPC) 2021-2023 da' attuazione alle disposizioni contenute nella legge 6 novembre 2012, n.190 Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalita' nella pubblica amministrazione.

2.        Il primo Piano nazionale anticorruzione e' stato approvato dall'Autorita' Nazionale Anticorruzione (ANAC) con la deliberazione 11 settembre 2013, n. 72.

3.        Con la determinazione 28 ottobre 2015, n. 12, l'ANAC ha aggiornato il Piano per il 2015. Con la deliberazione 3 agosto 2016, n. 831, l'ANAC ha approvato il nuovo PNA 2016.

4.        Con la deliberazione 22 novembre 2017, n. 1208, l'ANAC ha approvato l'aggiornamento 2017 al PNA.

5.        Infine, con la deliberazione 21 novembre 2018, n. 1074, l'ANAC ha approvato l'aggiornamento 2018 al PNA.

6.        Come noto, la legge 190/2012, ha imposto all'organo di indirizzo politico delle amministrazioni pubbliche l'adozione, su proposta del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza (di seguito soltanto "RPCT" o "Responsabile"), di un Piano triennale di prevenzione della corruzione e della trasparenza (di seguito anche soltanto "Piano" o "PTPCT") quale strumento che individua e sviluppa le strategie prioritarie per la prevenzione ed il contrasto dei fenomeni corruttivi. La legge ha introdotto un nuovo concetto di corruzione, inteso in senso lato, comprensivo, non solo dell'intera gamma dei delitti contro la pubblica amministrazione, ma anche di tutte quelle situazioni in cui, pur non verificandosi una situazione penalmente perseguibile, si realizzi una distorsione dell'azione amministrativa dovuta all'uso a fini privati delle funzioni pubbliche attribuite ,in spregio ai principi di trasparenza e di imparzialita' cui l'azione pubblica deve costantemente ispirarsi.

7.        Oltre a cio', in forza del D. Lgs. 33/2013, il legislatore ha imposto alle amministrazioni pubbliche l'adozione di un Piano triennale per la trasparenza e l'integrita', diretto a assicurare l'accesso alle informazioni relative all'attivita' svolta dall'amministrazione, incrementare il controllo sociale e concorrere alla realizzazione di una "amministrazione aperta" garante di un adeguato livello di trasparenza, legalita' e sviluppo della cultura dell'integrita'.

8.        La legge 190/2012 e' stata poi oggetto di continue modifiche: quelle piu' rilevanti sono state apportate dal d. lgs. 97/2016 e dal d.lgs. 56/2017.

9.        Con la legge 30 novembre 2017, n. 179 (Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarita' di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato), il Parlamento ha approvato una rilevante riforma dell'istituto del whistleblowing, i cui contenuti sono menzionati nel paragrafo del presente PTPC relativo alla tutela dei dipendenti che segnalano illeciti.


10.     Il 25 maggio 2018, inoltre, ha trovato applicazione in tutti gli Stati membri dell'Unione Europea il regolamento (UE) 2016/679 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 27 aprile 2016, relativo alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali, nonche' alla libera circolazione di tali dati e che abroga la direttiva 95/46/CE (regolamento generale sulla protezione dei dati), di seguito denominato RGPD, cui e' seguito il decreto legislativo 10 agosto 2018, n. 101, entrato in vigore in data 19 settembre 2018, che ha adeguato il decreto legislativo 30 giugno 2003, n. 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali) alle disposizioni dello stesso RGPD.

11.     Con il presente Piano, di cui il programma triennale per la trasparenza e l'integrita' 2021/2023 costituisce autonoma sezione, l'IPAB "Casa dei Bambini Sangiorgio Gualtieri" intende contrastare il fenomeno corruttivo attraverso l'adozione di misure a carattere organizzativo e misure di trasparenza e integrita'.

12.     Il Piano recepisce le indicazioni contenute nel PNA e nella legislazione di settore. Si rammenta che il Piano e' atto generale di indirizzo dell'ente.

13.     Obiettivo primario e', quindi, quello di combattere la cattiva amministrazione, ovvero l'attivita' che non rispetta i parametri del buon andamento e dell'imparzialita', e verificare la legittimita' degli atti.

14.     Il Piano e' lo strumento attraverso cui l'IPAB introduce un processo, articolato in fasi tra loro collegate concettualmente e temporalmente, finalizzato a formulare una strategia di prevenzione del fenomeno della corruzione. Esso costituisce il programma di attivita' concrete, con indicazioni delle aree di rischio e dei rischi specifici, dei responsabili per l'applicazione di ciascuna misura e dei relativi tempi. Inoltre, il Piano crea un collegamento tra anticorruzione e trasparenza nell'ottica di una gestione sistematica dei rischi corruttivi.

15.     Il Piano e' soggetto a revisione entro il 31 gennaio di ogni anno nell'ambito del quale le strategie e le misure ideate per prevenire e contrastare i fenomeni corruttivi sono sviluppate e modificate a secondo delle risposte ottenute in fase di applicazione.

16.     Come di anzi anticipato, gli aspetti relativi alla trasparenza sono contenuti in apposita sezione di questo Piano.

 

Articolo 1

Oggetto e finalita'

 

1.                  Il presente Piano da' attuazione alle disposizioni di cui alla legge 6 novembre 2012, n.190, attraverso l'individuazione di misure finalizzate a prevenire la corruzione nell'ambito dell'attivita' amministrativa dell'IPAB.

 

2.  Il Piano realizza tale finalita' attraverso:

a)          l'individuazione delle attivita' dell'ente nell'ambito delle quali e' piu' elevato il rischio di corruzione;

b)         la previsione, per le attivita' individuate ai sensi della lett. a), di meccanismi di formazione, attuazione e controllo delle decisioni, idonei a prevenire il rischio di corruzione;

c)          la previsione di obblighi di comunicazione nei confronti del Responsabile chiamato a vigilare sul funzionamento del Piano;

d)         il monitoraggio, in particolare, del rispetto dei termini, previsti dalla legge o dai regolamenti, per la conclusione dei procedimenti;

e)          il monitoraggio dei rapporti tra l'amministrazione ed i soggetti che con la stessastipulano contratti o che sono interessati a procedimenti di autorizzazione, concessione o erogazione di vantaggi economici di qualunque genere, anche verificando eventuali relazioni di parentela o affinita' sussistenti tra titolari, amministratori, soci e dipendenti degli stessi soggetti e dirigenti, dipendenti e amministratori della P.A.;

f)           l'eventuale individuazione di specifici obblighi di trasparenza ulteriori rispetto a quelli previsti da disposizioni di legge.

3.  Destinatari del Piano, nonche' soggetti chiamati a darvi attuazione, sono:

a)          i dipendenti, a tempo determinato o a tempo indeterminato e i collaboratori, a qualsiasi titolo, anche gratuito, dell'IPAB;

b)         aggiudicatari di appalti e concessioni di lavori, servizi e forniture, concessionari di altranatura e incaricati di pubblici servizi, nonche' i soggetti di cui all'art. 1, comma 1-ter, della legge241/90.

 

Articolo 2

Il contesto organizzativo dell'IPAB

 

17.     Il contesto organizzativo in cui l'IPAB e' chiamata ad operare non ha subito significative modificazioni di sorta.

18.     Essa, ente pubblico non economico di livello regionale, e' sottoposta all'attivita' di vigilanza della Regione Sicilia.

19.     In base allo Statuto, l'ente ha essenzialmente lo scopo di effettuare servizi socio assistenziali, socio sanitari ed educativi con riferimento prioritariamente alla L. R. 22/86 della Regione Sicilia.

20. La struttura organizzativa dell'IPAB, di tipo estremamente semplice ed elementare, si compone dei seguenti uffici: a) Ufficio Affari Generali; b) Ufficio Finanziario.

 

Vi prestano servizio:

-          due dipendenti a tempo determinato di categoria C in posizione di distacco dall'ente Comune di Adrano, con le mansioni uno di Segretario della Fondazione e l'altro di Ragioniere Economo.

21.     L'ente non ha adottato il Piano triennale prevenzione corruzione ed il Piano per la trasparenza negli anni passati.

22.     L'Assessorato Regionale della Famiglia, delle Politiche Sociali e del Lavoro essendo decaduto il Consiglio di Amministrazione, ha disposto il commissariamento dell'IPAB, giusto D.A. n.27/GAB del 24/03/2020 dando l'incarico di Commissario straordinario regionale al dott. Carmelo Parrino. Pertanto, ogni nesso al Presidente o al Consiglio di Amministrazione dell'IPAB, deve essere riferito al Commissario straordinario regionale.

 

E' in corso di svolgimento, da parte dell'amministrazione regionale, il procedimento di nomina del nuovo Consiglio di Amministrazione.

23.     L'attuazione delle misure contenute nel presente Piano deve avvenire considerando il carattere elementare dell'articolazione amministrativa dell'IPAB.

 

Articolo 3

 

Procedure di formazione e adozione del Piano

1.  Entro il 31gennaio di ogni anno, il RPCT, anche sulla scorta delle eventuali indicazioni raccolte da soggetti interni ed esterni all'IPAB, elabora il PTPCT per l'anno successivo, recante l'indicazione delle risorse finanziarie e strumentali occorrenti per la relativa attuazione, e lo trasmette all'organo di indirizzo politico per la relativa adozione.

2.   Il Piano, una volta approvato, viene pubblicato in forma permanente sul sito istituzionale dell'ente in apposita sottosezione, all'interno della sezione denominata "Amministrazione trasparente". Come stabilito nel PNA 2016, il Piano non dovra' essere trasmesso all'ANAC finche' non sara' predisposta l'apposita piattaforma informatica.

3.  Il Piano e i suoi aggiornamenti sono trasmessi a ciascun dipendente e collaboratore.

4.  Il Piano puo' essere modificato anche durante l'intero arco dell'anno ed in qualsiasi momento, su proposta del RPCT, allorche' siano state accertate significative violazioni delle prescrizioni, ovvero quando intervengano rilevanti mutamenti organizzativi o modifiche in ordine all'attivita' dell'amministrazione.

 

Articolo 4

 

I soggetti coinvolti nell'attuazione del Piano

 

L'organo di indirizzo politico

 

1.  Il Consiglio di Amministrazione (il Commissario straordinario regionale fino alla conclusione del commissariamento disposto dalla Regione Sicilia) adotta tutti gli atti di indirizzo di carattere generale, che siano direttamente o indirettamente finalizzati alla prevenzione della corruzione.

2.  Esso propone lo stanziamento delle risorse economiche necessarie ad attuare il Piano.

 

Il Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

1.  Il RPCT e' il Commissario Straordinario dott. Carmelo Parrino, non essendo presenti nella struttura funzionari di categoria dirigenziale.

2.   Il Responsabile esercita i compiti attribuitigli dalla legge, quelli indicati nella circolare del Dipartimento della funzione pubblica n. 1 del 2013 e nei provvedimenti adottati dall'ANAC in attuazione del PNA e dei suoi aggiornamenti (cfr., in particolare, le funzioni del RPCT descritte nell'Allegato 2 all'aggiornamento 2018 al PNA), nonche', segnatamente, quelli di seguito specificati:

a)                     elabora la proposta di Piano ed i successivi aggiornamenti da sottoporre all'organo di indirizzo politico ai fini della successiva approvazione;

b)                    verifica l'efficace attuazione del Piano e la sua idoneita', proponendone la modifica quando siano accertate significative violazioni delle prescrizioni, ovvero quando intervengano mutamenti rilevanti nell'organizzazione o nell'attivita' dell'amministrazione;

c)                     verifica l'attuazione del piano di rotazione degli incarichi negli ambiti in cui e' piu' elevato il rischio che siano commessi reati di corruzione;

d)                    definisce le procedure appropriate per selezionare e formare i dipendenti destinati ad operare in settori individuati quali particolarmente esposti alla corruzione;

e)                     dispone ogni anno, entro il termine stabilito dall'ANAC, la pubblicazione sul sito istituzionale dell'ente di una relazione recante i risultati dell'attivita' svolta.

3.   Il RPCT e' anche Responsabile della Protezione dei dati (RPD), ai sensi del Regolamento (UE) 2016/679 (art. 37 / 39). Questa coincidenza di funzioni, negli enti di piccole dimensioni come l'IPAB, e' stata consentita dall'ANAC (cfr. paragrafo 7.1 dell'aggiornamento 2018 al PNA).

 

I referenti

 

1.  Il Responsabile, ove consentito dalle peculiari caratteristiche organizzative dell'ente, individua, entro 15 giorni dall'approvazione del Piano, uno o piu' referenti. In mancanza di provvedimento espresso, i referenti sono individuati nei responsabili dei procedimenti amministrativi.

2.   I referenti curano la tempestiva comunicazione al Responsabile di ogni informazione ritenuta utile al contrasto del fenomeno corruttivo, fornendo elementi e riscontri sull'intera organizzazione ed attivita' dell'amministrazione e di costante monitoraggio sulle attivita' svolte.

 

L'ufficio per i procedimenti disciplinari

1.          L'ufficio per i procedimenti disciplinari coincide con l'Ufficio del Commissario. Esso:

a)   svolge i procedimenti disciplinari nell'ambito della propria competenza (art. 55 bis d.lgs. 165/2001);

b)  provvede alle comunicazioni obbligatorie nei confronti dell'autorita' giudiziaria (art. 20 del D.P.R. 3/1957, art. 1, comma 3, l. 20/1994, art. 331c.p.p.);

c)  propone l'aggiornamento del codice di comportamento, se adottato.

 

I dipendenti dell'IPAB

 

1. I dipendenti dell'ente, anche in ragione del loro numero esiguo, hanno un ruolo fondamentale nell'attuazione del Piano. Essi, segnatamente:

a)   partecipano al processo di gestione del rischio;

b)  osservano le misure contenute nel Piano;

c)   osservano le prescrizioni contenute nel codice di comportamento, se adottato;

d)  segnalano le situazioni di illecito;

e)     segnalano casi di personale conflitto di interessi.

 

I collaboratori a qualsiasi titolo dell'IPAB

1. I collaboratori, a qualsiasi titolo, anche gratuito, dell'amministrazione:

a)   osservano le misure contenute nel Piano;

b)  osservano le prescrizioni contenute nel codice di comportamento;

c)   segnalano le situazioni di illecito.

 

Il Responsabile dell'anagrafe per la stazione appaltante (RASA)

 

1. Il provvedimento di nomina del RASA sara' pubblicato nella sezione "Amministrazione Trasparente", sottosezione "Altri contenuti / Prevenzione della corruzione".

 

 

Articolo 5

Le responsabilita'

 

Del Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza

 

1. La legge n. 190/2012, individua consistenti responsabilita' a carico del RPCT in caso di inadempimento. L'art.1, comma 14, in particolare, prevede due ulteriori ipotesi di responsabilita':

a)   dirigenziale, ai sensi dell'art.21, D.Lgs.165/2001, che si configura nel caso di "ripetute violazioni delle misure di prevenzione previste dal piano";

b)  disciplinare "per omesso controllo".

 

Dei dipendenti per violazione delle misure di prevenzione

 

1.  Le misure di prevenzione e contrasto alla corruzione devono essere rispettate da tutti i dipendenti (ai sensi dell'art.1, comma 14, della legge 190/2012 "la violazione delle misure di prevenzione previste dal piano costituisce illecito disciplinare"). In virtu' del basso numero di dipendenti, tale obbligo assume maggior pregnanza nei loro confronti.

 

Individuazione e mappatura delle aree a rischio

 

1.  L'attivita' di mappatura dei processi e di valutazione dei rischi (di cui all'allegato) ha visto il coinvolgimento dei dipendenti, sotto il coordinamento del RPCT.

2.   Anche nel presente Piano le attivita' a piu' elevato rischio di corruzione sono state individuate sulla base delle indicazioni e della metodologia proposte dal PNA. Si e' di nuovo concentrata l'attenzione sulle aree considerate maggiormente a rischio, riservandosi di ampliare la mappatura delle aree e dei processi sensibili ad una successiva e attenta analisi nel corso del triennio 2021 - 2023.

3.   Facendo riferimento alle attivita' prevalentemente svolte dall'IPAB, sono state individuatele seguenti aree di maggior rischio:

 

-                              acquisizione e progressione del personale: concorsi e prove selettive per l'assunzione di personale e per la progressione in carriera; reclutamento, progressioni di carriera, conferimento di incarichi di collaborazione.

 

-                              affidamento di lavori, servizi e forniture: stipula di convenzioni con associazioni di volontariato, enti pubblici o altre IPAB per la gestione di servizi in comune; procedimenti di scelta del contraente per l'affidamento di lavori, servizi e forniture; definizione dell'oggetto dell'affidamento; individuazione dello strumento/istituto per l'affidamento; requisiti di qualificazione; requisiti di aggiudicazione; valutazione delle offerte; verifica dell'eventuale anomalia delle offerte; procedure negoziate; affidamenti diretti; revoca del bando; redazione del crono programma; varianti in corso di esecuzione del contratto; subappalto; utilizzo di rimedi di risoluzione delle controversie alternativi a quelli giurisdizionali durante la fase di esecuzione del contratto.

-                              provvedimenti ampliativi della sfera giuridica dei destinatari con effetto economico diretto ed immediato per il destinatario: concessione ed erogazione di sovvenzioni, contributi, sussidi, ausili finanziari, nonche' attribuzione di vantaggi economici di qualunque genere a persone ed enti pubblici e privati (es. altre IPAB ed associazioni di volontariato); provvedimenti amministrativi vincolati nell'an; provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi vincolati nell'an e a contenuto vincolato; provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an; provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an e nel contenuto.

4.  Per ogni area di rischio e processo mappato e' stata quindi elaborata una scheda, tenendo conto della metodologia proposta all'interno del PNA, per la valutazione del rischio.

A seguito della mappatura del rischio sono state individuate sei fasce di rischio, cosi come segue:

 

DA 0,1 A 2,5

RISCHIO TRASCURABILE

DA 2,6 A 5

RISCHIO BASSO

DA 5,1 A 7

RISCHIO MEDIO / BASSO

DA 7,1 A 9

RISCHIO MEDIO ALTO

DA 9,1 A 15

RISCHIO ALTO

OLTRE 15

RISCHIO CRITICO

 

 

Articolo 7

Misure di prevenzione e contrasto della corruzione

1. Le misure di prevenzione e contrasto sono gli strumenti utilizzati dall'IPAB per ridurre la probabilita' che il rischio di corruzione si verifichi e si attualizzi. Dette misure si distinguono in misure obbligatorie per tutti i settori e misure ulteriori o specifiche.

 

a)                    Gli obblighi di trasparenza.

 

La trasparenza amministrativa disciplinata, in particolare, dal D. Lgs.n.33/2013, rappresenta uno strumento fondamentale per la prevenzione della corruzione e per l'efficienza e l'efficacia dell'azione amministrativa.

Sotto tale profilo, infatti, essa consente:

1.  La conoscenza dall'esterno del responsabile di ciascun procedimento amministrativo e, piu' in generale, di ciascun settore di attivita' dell'amministrazione e quindi, conseguentemente, la responsabilizzazione del personale interessato;

2.  la conoscenza dei presupposti per l'avvio e lo svolgimento del procedimento e, quindi, la possibilita' di verificare se ci sono "blocchi" anomali del procedimento stesso;

3.  la conoscenza del modo in cui le risorse pubbliche sono impiegate e, di conseguenza, se l'utilizzo di risorse pubbliche e' deviato verso finalita' improprie.

La misura in oggetto si sostanzia, segnatamente, nella pubblicazione di una pluralita' di dati e di informazioni relativi all'attivita' posta in essere dall'IPAB. Considerata la ratio della misura, essa puo' ritenersi trasversale a tutta l'organizzazione ed e' ritenuta adottabile nella quasi totalita' dei processi mappati. Maggiori dettagli sono indicati nella sezione del presente Piano dedicata alla trasparenza.

 

b)          Il codice di comportamento dei dipendenti pubblici.

 

Il Codice di comportamento dei dipendenti pubblici, di cui al D.P.R. 16 aprile 2013, completa la normativa anticorruzione nelle pubbliche amministrazioni prevista dalla L. 190/2012, sulla base delle indicazioni fornite dall'OCSE in tema di integrita' ed etica pubblica, definendo i

Comportamenti dei dipendenti delle amministrazioni pubbliche i quali dovranno rispettare i doveri minimi di diligenza, lealta', imparzialita' e buona condotta.

Sono tenuti al rispetto del codice i dipendenti delle amministrazioni pubbliche di cui all'art. 1,D. Lgs.165/2001, nonche', per quanto compatibile, tutti i collaboratori o consulenti con qualsiasi tipo di contratto o incarico e, a qualsiasi titolo, i titolari di organi e di incarichi negli uffici di diretta collaborazione delle autorita' politiche, e tutti i collaboratori a qualsiasi titolo di imprese fornitrici di beni o servizi che realizzano opere in favore dell'amministrazione.

Le disposizioni specificano le norme di condotta dei dipendenti da quelle dei dirigenti.

La violazione delle disposizioni del codice, fermo restando la responsabilita' penale, civile, amministrativa o contabile del dipendente, e' fonte di responsabilita' disciplinare.

L'ente, contestualmente alla sottoscrizione del contratto di lavoro o, in mancanza, all'atto di conferimento dell'incarico, consegna e fa sottoscrivere ai nuovi assunti, con rapporti comunque denominati, copia del codice.

Percio' che riguarda i collaboratori delle imprese che svolgono servizi per l'amministrazione, l'ente si impegna a consegnare copia del codice a tutte le imprese fornitrici di servizi in sede di stipula del contratto con le medesime.

A tutti gli attuali dipendenti dell'IPAB e' stato consegnato il codice.

Le diposizioni del codice potranno essere integrate con il codice di comportamento di cui all'art. 54, comma 5, del D. Lgs. n. 165/2001.

 

c)                 L'obbligo di astensione in caso di conflitto di interesse.

 

La presente misura si applica, in particolare, per i responsabili dei procedimenti amministrativi nell'adozione di pareri, nelle valutazioni tecniche, nella redazione degli atti endoprocedimentali o nell'adozione del provvedimento finale, in qualsiasi situazione di conflitto di interessi. Deve essere segnalata, inoltre, ogni situazione di conflitto, anche solo potenziale.

Per tutti quei casi in cui un dipendente e' coinvolto in una situazione di conflitto di interessi, al RPCT spetta valutare la situazione e comunicare se la partecipazione alle attivita' decisionali o lo svolgimento delle mansioni da parte del dipendente stesso possano ledere o no l'azione amministrativa.

Il rispetto di tale obbligo viene altresi verificato in sede di attivita' di controllo di regolarita' amministrativa successivo per gli atti estratti e soggetti a tale tipo di controllo interno.

 

d)           Attivita' e incarichi extra-istituzionali.

 

Analogamente a quanto previsto per le situazioni di conflitto di interesse, la misura in oggetto mira a regolamentare il conferimento di incarichi istituzionali ed extra-istituzionali in capo ad un medesimo soggetto, sia esso dirigente o funzionario amministrativo.

La misura si rende necessaria per evitare che l'eccessiva concentrazione di potere su un unico centro decisionale indirizzi l'attivita' amministrativa verso fini che possano ledere l'interesse pubblico, compromettendone il buon andamento.

A tale fine, il dipendente e' sempre tenuto a comunicare formalmente all'amministrazione l'attribuzione di incarichi (anche se a titolo gratuito), in modo tale che l'amministrazione potra' valutare se accordare l'autorizzazione a svolgere o meno l'incarico, salvo quanto disposto dall'art. 53 del D. Lgs. n.165/2001.

 

e)           Formazione del personale impiegato nei settori a rischio.

 

La formazione riveste un'importanza cruciale nell'ambito della prevenzione della corruzione. Nel corso del 2021, tenuto conto del carattere elementare della struttura organizzativa dell'IPAB,

si prevede di svolgere,le seguenti attivita':

a)  organizzazione di incontri formativi sui seguenti temi: legge anticorruzione e misure di attuazione, codice di comportamento, codice di comportamento integrativo, reati contro la PA;

b)  consegna di materiale di aggiornamento da parte del Responsabile su tutti i temi ritenuti utili al raggiungimento delle finalita' enucleate nel presente Piano.

 

f)   Rotazione del personale.

 

La rotazione del personale addetto alle aree a piu' elevato rischio di corruzione e' considerata dal PNA una misura di importanza cruciale fra gli strumenti di prevenzione della corruzione. Tuttavia, in una struttura di carattere elementare come quella dell'IPAB, la rotazione del personale diviene di fatto quasi impossibile, anche in considerazione delle specifiche professionalita' a disposizione e dell'esigenza della salvaguardia della continuita' nella gestione amministrativa.

Il personale utilizzato nelle singole attivita' individuate a piu' elevato rischio di corruzione viene, comunque, fatto ruotare, laddove possibile, con cadenza di norma triennale.

La rotazione dovra', inoltre, essere assicurata nella nomina dei componenti delle commissioni di gara, in modo da evitare la ripetitivita' nella nomina a membro delle stesse.

 

g)   Inconferibilita' e incompatibilita' per incarichi dirigenziali.

 

Il D. Lgs. 39/2013 prevede fattispecie di:

-  inconferibilita', cioe' di preclusione, permanente o temporanea, a conferire gli incarichi a coloro che abbiano riportato condanne penali per i reati previsti dal capo I del titolo II del libro II del codice penale, nonche' a coloro che abbiano svolto incarichi o ricoperto cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati da pubbliche amministrazioni o svolto attivita' professionali a favore di questi ultimi, a coloro che siano stati componenti di organi di indirizzo politico (art.1, comma 2, lett.g);

-    incompatibilita', da cui consegue l'obbligo per il soggetto cui viene conferito l'incarico di scegliere, a pena di decadenza, entro il termine perentorio di quindici giorni, tra la permanenza nell'incarico e l'assunzione e lo svolgimento di incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati dalla pubblica amministrazione che conferisce l'incarico, lo svolgimento di attivita' professionali, ovvero l'assunzione della carica di componente di organi di indirizzo politico (art.1, comma 2, lett. h).

Tutte le nomine e le designazioni preordinate al conferimento di incarichi da parte dell'ente devono essere accompagnate da apposita dichiarazione sostitutiva del designato o del nominato, in cui deve essere asserita l'insussistenza di cause o titoli ostativi al suo conferimento. Il titolare dell'incarico deve redigere apposita dichiarazione con cadenza annuale di insussistenza di causa di incompatibilita' al mantenimento dell'incarico conferito.

Tali dichiarazioni sono pubblicate sul sito istituzionale dell'ente, nell'apposita sezione.

Le dichiarazioni sono sottoposte alle attivita' di verifica del RPCT secondo le modalita' stabilite dall'ANAC con la determinazione n. 833 del 3 agosto 2016.

h)  Attivita' successiva alla cessazione del rapporto di lavoro.

I dipendenti che, negli ultimi tre anni di servizio, hanno esercitato poteri autoritativi o negoziali per conto dell'ente nel triennio successivo alla cessazione del rapporto con l'amministrazione, qualunque sia la causa di cessazione (e quindi anche in caso di collocamento in quiescenza per raggiungimento dei requisiti di accesso alla pensione), non possono avere alcun rapporto di lavoro autonomo o subordinato con i soggetti privati che sono stati destinatari di provvedimenti, contratti o accordi.

 

i)   Tutela del dipendente che denuncia illeciti.

La tutela del dipendente che denuncia illeciti e' prevista dall'art. 54 bis del D. Lgs. 165/2001.

Funzione primaria della segnalazione e' quella di portare all'attenzione dell'organismo preposto i possibili rischi di illecito o negligenza di cui si e' venuti a conoscenza, tra i quali i casi di corruzione (la segnalazione e', quindi, prima di tutto, uno strumento preventivo).

Solo se la segnalazione risulti sufficientemente qualificata e completa, potra' essere verificata tempestivamente e con facilita', portando, in caso di effettivo rischio o illecito, all'avviamento di procedimenti disciplinari. La segnalazione deve essere indirizzata al RPCT, il quale e' tenuto alla riservatezza. La violazione della riservatezza potra' comportare la segnalazione agli organi competenti per valutare l'eventuale responsabilita' penale e civile.

La tutela dell'anonimato sara' garantita attraverso opportune procedure, in attuazione degli indirizzi forniti dall'ANAC (cfr., in particolare, la determinazione ANAC 28 aprile 2015, n. 6).

Il dipendente che riferisce condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non puo' essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia. Nell'ambito del procedimento disciplinare, l'identita' del segnalante non puo' essere rivelata, senza il suo consenso, sempre che la contestazione dell'addebito disciplinare sia fondata su accertamenti distinti e ulteriori rispetto alla segnalazione.

Qualora la contestazione sia fondata, in tutto o in parte, sulla segnalazione, l'identita' puo' essere rivelata, ove la sua conoscenza sia assolutamente indispensabile per la difesa dell'incolpato.

La denuncia e' sottratta all'accesso previsto dagli articoli 22 e seguenti della legge7 agosto 1990, n. 241.

Le segnalazioni dovranno essere indirizzate al RPCT. Le denunce anonime non saranno prese in considerazione.

Il dipendente che non intenda avvalersi della disponibilita' del soggetto interno alla amministrazione, come sopra individuato, puo' effettuare le segnalazioni di illeciti direttamente all'ANAC, tramite l'indirizzo di posta elettronica whistleblowing@anticorruzione.it.

L'IPAB si impegna a valutare la possibilita' di introdurre misure ulteriori rispetto a quelle previste nel presente paragrafo, sulla base delle indicazioni fornite dal PNA e dall'esperienza di applicazione del presente piano.

Si rinvia, infine, a quanto stabilito dalla legge 30 novembre 2017, n. 179, recante "Disposizioni per la tutela degli autori di segnalazioni di reati o irregolarita' di cui siano venuti a conoscenza nell'ambito di un rapporto di lavoro pubblico o privato".

 

l)  Ulteriori misure di prevenzione.

 

Ulteriori misure di prevenzione rispetto a quelle individuate nel precedente paragrafo, sono:

-               il sistema di controlli interni;

-               le azioni per il miglioramento dell'efficienza dell'azione amministrativa;

-               il monitoraggio sull'attivita' amministrativa;

-               il monitoraggio sui risultati dell'attivita' di prevenzione della corruzione.

Il sistema di controlli interni.

A supporto del perseguimento degli obiettivi del presente piano, e' da considerare il sistema dei controlli interni che l'IPAB dovra' approntare.

I controlli interni saranno organizzati in osservanza al principio di separazione tra funzione di indirizzo e compiti di gestione.

Attivita' per il miglioramento dell'efficienza dell'azione amministrativa.

Ritenendo che i fenomeni corruttivi possano trovare terreno fertile anche a causa dell'inefficienza nel compimento di alcune fasi procedimentali, si e' ritenuto opportuno prevedere nel presente piano i seguenti accorgimenti:

-    rispettare l'ordine cronologico di protocollo dell'istanza;

-    predeterminare i criteri di assegnazione delle pratiche ai collaboratori;

-    redigere gli atti in modo chiaro e comprensibile con un linguaggio semplice;

-    rispettare il divieto di aggravio del procedimento;

-    motivare l'atto.

 

Nell'attivita' contrattuale, in particolare, occorre:

-    rispettare il divieto di frazionamento e innalzamento artificioso dell'importo contrattuale;

-    assicurare la rotazione tra le imprese affidatarie dei contratti affidati in economia;

-               assicurare la rotazione tra i professionisti per l'affidamento di incarichi di importo inferiore alla soglia della procedura aperta;

-               vigilare sull'esecuzione dei contratti di appalto di lavori, servizi e forniture, nonche' dei contratti di prestazione d'opera professionale/intellettuale e dei contratti per la gestione di servizi pubblici locali.

Il rispetto di tali misure sara' considerato ai fini della valutazione della performance e della condotta a livello disciplinare.

 

Il monitoraggio sull'attivita' amministrativa.

                                                                                                            

Per tutte le attivita' dell'ente, il rispetto dei termini di conclusione dei procedimenti amministrativi e' monitorato, con riferimento alla durata media e dagli scostamenti che si registrano per i singoli procedimenti rispetto alla media.

 

Monitoraggio sui risultati dell'attivita' di prevenzione della corruzione.

La gestione del rischio si completa con la successiva azione di monitoraggio, che comporta la valutazione del livello di rischio tenendo conto delle misure di prevenzione introdotte e delle azioni attuate.

Il RPCT verifica annualmente lo svolgimento delle attivita' di cui al presente articolo; entro il termine stabilito dall'ANAC provvede alla redazione della relazione annuale sull'efficacia delle misure previste nel piano.

Questa fase e' finalizzata alla verifica dell'efficacia dei sistemi di prevenzione adottati e, quindi, alla successiva messa in atto di ulteriori strategie di prevenzione.

Essa sara' attuata dai medesimi soggetti che partecipano all'interno del processo di gestione del rischio in stretta connessione con il sistema di programmazione e controllo di gestione (si rammenta il dovere di collaborazione dei dipendenti sancito dall'art. 8 del DPR n. 62/2013).

 

Articolo 8

 

Collegamento tra misure contenute nel Piano e ciclo della performance.

 

1.  I processi e le attivita' previsti dal presente Piano devono essere inseriti negli strumenti del ciclo della performance, in qualita' di obiettivi e indicatori. In modo particolare:

-      tra i principi di natura generale cui l'attivita' dei dipendenti deve essere improntata, deve essere previsto oltre al rispetto del codice di comportamento e delle norme sull'anticorruzione, anche il rispetto delle norme in materia di trasparenza;

-      tra gli obiettivi comuni, in attuazione della linea strategica di garantire il miglioramento dei servizi ai cittadini, si deve prevedere l'inserimento di dati, informazioni e modulistica sul sito, garantendo al cittadino una fruizione ottimale dei servizi stessi;

-      tra gli obiettivi da assegnare si devono prevedere i seguenti:

-         definizione dell'archivio informatico di tutti i regolamenti in vigore rendendoli accessibili e fruibili all'utenza esterna ed interna;

-          miglioramento del sito istituzionale assicurando che lo stesso rispetti le procedure richieste dalle recenti normative e sia adeguato all'inserimentodei dati per come richiesto dalla normativa vigente in materia di trasparenza.

 

Articolo 9

 

Diffusione del piano

 

1. Copia del presente Piano e' consegnata a ciascun dipendente dell'ente, unitamente al codice di comportamento. Almeno una volta l'anno, il RPCT invia, anche tramite posta elettronica, gli aggiornamenti del Piano a tutti i dipendenti, disponendo, se ritenuto opportuno e ove possibile, incontri formativi e di approfondimento.

 

Articolo 10

 

Recepimento dinamico delle modifiche della legge 190/2012

 

1.     Le norme del presente Piano recepiscono dinamicamente le modifiche e le integrazioni apportate alla legge 190/2012.

ELENCO DEGLI ALLEGATI AL PIANO:

-   ALLEGATO A: schede di determinazione delle aree di rischio, delle misure di prevenzione, dei Responsabili dell'implementazione delle misure di prevenzione e del termine per l'implementazione.

-  ALLEGATO B: programma triennale per la trasparenza 2021-2023.

-  ALLEGATO C: modulo per le segnalazioni di condotte illecite.

 

 

 

Il RPCT

Dott. Carmelo Parrino


 

 

ALLEGATO A)

 

 

Schede di determinazione delle aree di rischio, delle misure di prevenzione, dei responsabili dell'implementazione delle misure di prevenzione e del termine per l'implementazione

AREA A: CONFERIMENTO DI INCARICHI DI COLLABORAZIONE

CONFERIMENTO DI

Motivazione generica e

RISCHIO

Direttiva in merito al rispetto delle

Responsabile

della

Entro fine 2021

INCARICHI DI

Tautologica circa la

MEDIO-BASSO

previsioni normative eregolamentari in

prevenzione

della

 

COLLABORAZIONE

sussistenzadei presupposti

di legge per il conferimento di incarichi professionali

 

tema di conferimento di incarichi di

collaborazione esterna ex art.7,c.6 e 6 bis del D.Lgs 165/2001

corruzione

 

 

 

allo scopo di agevolare

 

 

 

 

 

 

soggetti particolari

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


AREA B: AFFIDAMENTO DI LAVORI, SERVIZI E FORNITURE

 

SOTTOAREA

RISCHIO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

MISURE DI PREVENZIONE ULTERIORI (RISPETTO A QUELLE TRASVERSALI PREVISTE AL PARAGRAFO 6 DELPTPC)

RESPONSABILE DELLA MISURA

TERMINE PER L'IMPLEMENTAZIONE

DEFINIZIONE

Alterazione della

RISCHIO

Pubblicazione sul sito internet con

Responsabile

del

Entro fine 2021 per tutti gli

DELL'OGGETTO

concorrenza, tramite

MEDIO-ALTO

Riferimento a tutti i procedimenti di

procedimento

 

affidamenti dall'entrata in

DELL'AFFIDAMENTO

individuazione arbitraria

dell'oggetto dello

 

scelta del contraente per l'affidamento

dei lavori, servizi e forniture, dei

 

 

Vigore del piano

 

affidamento;

 

seguenti dati: struttura proponente, oggetto del bando, elenco degli

 

 

 

 

Suddivisione dell'appalto

 

Operatori invitati a presentare offerte,

 

 

 

 

in lotti funzionali senza

adeguata motivazione

 

Aggiudicatario e importo di aggiudicazione, tempi di completamento dell'opera, servizio o fornitura, importo delle somme liquidate e nell'ipotesi di cui all'art.57, c.6 del D.Lgs n. 163/2006, delibera / determina a contrarre

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


INDIVIDUAZIONE

Alterazione

della

RISCHIO

Pubblicazione sul sito internet con

Responsabile del

Entro fine 2021 per tutti gli

DELLO

concorrenza

 

MEDIO-ALTO

riferimento a tutti i procedimenti di

procedimento

affidamenti dell'entrata in

STRUMENTO/ISTITUTO

 

 

 

scelta del contraente per l'affidamento

 

vigore del piano

DELL'AFFIDAMENTO

 

 

 

Dei lavori, servizi e forniture, dei

 

 

 

 

 

 

Seguenti dati: struttura proponente,

 

 

 

 

 

 

oggetto del bando, elenco

 

 

 

 

 

 

Degli operatori invitati a presentare

 

 

 

 

 

 

offerte, aggiudicatario e importo

 

 

 

 

 

 

di aggiudicazione, tempi di

 

 

 

 

 

 

Completamento dell'opera, servizio o

 

 

 

 

 

 

fornitura, importo delle somme

 

 

 

 

 

 

Liquidate e,nell'ipotesi di cui all'art.

 

 

 

 

 

 

57,c.6 del D.Lgs.n.163/2006,

 

 

 

 

 

 

delibera/determina a contrarre

 

 


REQUISITIDI QUALIFICAZIONE

Definizione dei requisiti di accesso alla gara e, in particolare, dei requisiti tecnico-economici dei concorrenti al fine di favorire un'impresa (es.: clausole dei bandi che stabiliscono requisiti di qualificazione); eccessiva discrezionalita' nell'individuazione dei requisiti di qualificazione; rischiodirestringere eccessivamente la platea dei potenziali concorrenti attraverso requisiti che favoriscono uno specifico operatore economico; rischio di selezione "a monte" dei concorrenti, tramite richieste di requisiti non congrui e/o corretti

RISCHIO MEDIO-ALTO

Regolazione dell'eserciziodella discrezionalita' mediantecircolari o direttive

 

Costante aggiornamento del personale competente nell'ambito di riferimento

Responsabiledella prevenzione della corruzione

 

Responsabiledella prevenzione della corruzione

Entro fine 2021

 

 

Triennio 2021-2023


REQUISITIDI AGGIUDICAZIONE

Nel caso di aggiudicazione al prezzo piu' basso: rischio di accordo corruttivo con il committente in fase di gara; nel caso di offerta economicamente piu' vantaggiosa; rischio di determinazione dei criteri per la valutazionedelle offerte con il fine di assicurare una scelta preferenziale a vantaggio di un determinato concorrente

RISCHIO MEDIO-ALTO

Rispetto delle disposizioni dettate dal Codice dei Contratti

 

Rispetto adempimenti di trasparenza

 

 

Limitazione della discrezionalita' di valutazione delle offerte attraverso la puntuale definizione preventiva dei criteri/sub criteri di scelta del contraente

 

Costante aggiornamento del personale competente nell'ambito di riferimento

Responsabile del procedimento

 

Responsabile delprocedimento

 

Responsabile del procedimento

 

 

 

Responsabile della prevenzione della corruzione

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

 

 

 

Triennio 2021/2023


VALUTAZIONE DELLE OFFERTE

Alterazione dei criteri oggettivi di valutazione delle offertein violazione dei principi di trasparenza, non discriminazione e parita' di trattamento

RISCHIO MEDIO-ALTO

Rispetto delle disposizioni dettate dal Codice dei Contratti

 

Rispetto adempimenti di trasparenza

 

Costante aggiornamento del personale competente nell'ambito di riferimento

Responsabiledel procedimento

 

Responsabiledel procedimento Responsabiledella prevenzionedella corruzione

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

Triennio 2021/2023

VERIFICA DELL'EVENTUALE ANOMALIADELLE OFFERTE

Mancato controllosui ribassi; alterazione del

sub-procedimento di verifica dell'anomalia, con individuazione di un aggiudicatario non affidabile e conseguente rischio di esecuzione della prestazione irregolare, qualitativamente inferiore a quella richiesta e con modalita' esecutivein violazione di norme

RISCHIO MEDIO-ALTO

Rispetto delle disposizioni dettate dal Codice dei Contratti

 

Rispetto adempimenti di trasparenza Controllo ribassi e offerte anomale

Costante aggiornamento del personale competente nell'ambito di riferimento

Responsabiledel procedimento

 

Responsabiledel procedimento

 

Responsabiledel procedimento

 

Responsabiledella

prevenzionedella corruzione

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

 

Triennio 2021/2023


PROCEDURE NEGOZIATE

Utilizzo della procedura negoziata al di fuori dei casi previsti dalla leggeal fine di favorire un'impresa

RISCHIO MEDIO-ALTO

Monitoraggio sul rispetto del principio della rotazione dei contraenti nelle procedure negoziate

Responsabile del procedimento

Implementazione immediata

 

Rischio di distorsioni del mercato per effetto del ricorso a procedure negoziate al di fuori dei limiti di legge;alterazione della concorrenza per effetto del criterio di rotazione degli operatori economici

 

 

 

 


AFFIDAMENTI DIRETTI

Abuso dell'affidamento direttoal di fuoridei casi previsti dalla legge al fine di favorire un' impresa.

 

Insussistenza di ragionevole motivazione e mancato rispetto del principio di rotazione tra le ditte con conseguente rischio di accordo corruttivo tra RUP e operatore economico

RISCHIO MEDIO-ALTO

Nelle ipotesi consentite di affidamento diretto,applicare la rotazione degli operatori economici e trasmettere ogni 6 mesi al responsabile della prevenzione della corruzione i dati necessari al controllo a campione sugli affidamenti diretti effettuati nel semestre precedente

 

Controllo a campione dei provvedimenti emanati, attraverso il vigente sistema di controllo interni in attuazione della L. 213/2012

Responsabile del procedimento

 

 

 

 

 

 

 

Responsabile dei controlli interni

ImplementazionedalI semestre 2021

 

 

 

 

 

 

 

Implementazione immediata

REVOCADELBANDO

Abuso del provvedimento di revoca del bando al fine di bloccare una gara il cui risultato si sia rivelato diverso da quello atteso o di concedere un indennizzo all'aggiudicatario

RISCHIO MEDIO-ALTO

Controllo 100%dellerevoche

 

 

Costante aggiornamento del personale competente nell'ambito di riferimento

Responsabile dei controllo interni

 

Responsabile della prevenzione della corruzione

Implementazione immediata

 

Triennio 2021/2023

REDAZIONE CRONOPROGRAMMA

Dilatazione tempistica

RISCHIO MEDIO-ALTO

Costante aggiornamento del personale competente nell'ambito di riferimento

Responsabile della prevenzione della corruzione

Triennio 2021/2023


VARIANTI IN CORSO

Ammissione di varianti in

RISCHIO

Rispetto obblighi di trasparenza

Responsabile del

Implementazione

DI ESECUZIONE DEL

corso di esecuzione del

MEDIO-ALTO

 

procedimento

immediata

CONTRATTO

contratto per consentire

all'appaltatore di

 

 

 

 

 

recuperare lo sconto

 

 

 

 

 

effettuato in sede di gara o

 

 

 

 

 

di conseguire extra

 

 

 

 

 

guadagni

 

 

 

 


SUBAPPALTO

Accordi collusivi tra le imprese partecipanti a una gara volti a manipolarne gli esiti,utilizzando il meccanismo del subappalto come modalita' per distribuire i vantaggi dell'accordo a tutti i partecipanti allo stesso

RISCHIO MEDIO-ALTO

Rispetto delle disposizioni dettate dal Codice dei Contratti

 

Rispetto obblighi trasparenza Rispetto Codice Comportamento

Responsabiledel procedimento

 

Responsabile del procedimento

 

Soggetti tenuti al rispetto delle norme del codice di comportamento

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

 

 

 

Costante aggiornamento del personale competente nell'ambito di

Riferimento

Responsabile della prevenzione della corruzione

Triennio 2021/2023

UTILIZZO DI RIMEDI DI RISOLUZIONE DELLE CONTROVERSIE ALTERNATIVI A QUELLI GIURISDIZIONALI DURANTE LA FASE DI ESECUZIONE DEL CONTRATTO

Rischio di applicazione distorta di tali rimedi per riconoscere alle imprese in tempi brevi determinate richieste economiche e maggiori compensi; rischio che specie in caso di forte ribasso offerto dall'operatore economico in sede di gara questi rimedi alternativi al giudizio ordinario diventino con l'accordo del responsabile del procedimento lo strumento per recuperare il ribasso offerto in sede di gara

RISCHIO MEDIO-ALTO

Rispetto delle disposizioni dettate dal Codice dei Contratti

 

Rispetto obblighi trasparenza Rispetto Codice Comportamento

Responsabiledel procedimento

 

Responsabiledel procedimento

 

Soggetti tenuti al rispetto delle norme del codice di comportamento

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata

 

Implementazione immediata


AREA C: PROVVEDIMENTI AMPLIATIVI DELLA SFERA GIURIDICA DEI DESTINATARI CON EFFETTO ECONOMICO DIRETTO ED IMMEDIATO PER IL DESTINATARIO

SOTTOAREA

RISCHIO

VALUTAZIONE DELRISCHIO

MISURE DI PREVENZIONE ULTERIORI (RISPETTO AQUELLE

TRASVERSALI PREVISTE AL PARAGRAFO 6 DEL PTPC)

RESPONSABIL E DELLA MISURA

TERMINE PER L'IMPLEMENTAZIONE

1.Provvedimenti

Riconoscimento indebito

RISCHIO

Intensificazione dei controlli,anche

Responsabile

Entro fine 2021

amministrativi vincolati

di vantaggi a soggetti non in

MEDIO-BASSO

A campione,da parte dei Responsabili del

del procedimento

 

nell'an ( rilascio prestazioni socio assistenziali, assegnazione alloggi);

 

possesso dei requisiti

 

procedimento,sulle autocertificazioni ex DPR

 

 

 

previsti dalla legge o dai

 

445/2000 utilizzate per accedere alle prestazioni

 

 

 

regolamenti/alterazione del

 

 

 

 

 

corretto svolgimento del

 

 

 

 

 

procedimento/verifiche

 

 

 

 

 

errate o alterate per il

 

 

 

 

 

rilascio delle

 

 

 

 

 

prestazioni/omissione

 

 

 

 

 

Controllo dei requisiti

 

 

 

 

2.Provvedimenti amministrativi a contenuto vincolato

Riconoscimento indebito di vantaggi a soggetti non

in possesso dei requisiti previsti dalla legge o dai regolamenti

RISCHIO MEDIO-BASSO

Pubblicazione sul sito internet dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni, contributi,

sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea personeed enti pubblici e privati,indicante le seguenti informazioni:

a)       Nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario,

b)       l'importo del vantaggio economico corrisposto;

c)       La norma o il titolo a base dell'attribuzione;

d)    l'ufficio o il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;

e)       la modalita'seguitaper la individuazione del beneficiario

Responsabile del procedimento

Implementazione immediata

 

 

 

 

 

 

 


3. Provvedimenti

Riconoscimento indebito

RISCHIO

Intensificazione dei controlli del Responsabile

Responsabile

Entro fine 2021

amministrativi vincolati

Di vantaggi a soggetti non

MEDIO-BASSO

del procedimento sui

del procedimento

 

nell'an contenuto

In possesso dei requisiti

 

Requisiti prima del rilascio del

 

 

vincolato

(attribuzione assegno

Previsti dalla legge o dai

regolamenti

 

Provvedimento finale

 

 

nucleo familiare,assegno

 

 

 

 

 

maternita', borse di studio

 

 

 

 

 

finanziate da altri Enti)

 

 

 

 

 


4. Provvedimenti amministrativi a contenuto discrezionale (Rilascio concessione di contributi e benefici economici a soggetti privati)

Mancato rispetto del regolamento, con procurato vantaggio per il soggetto richiedente

RISCHIO MEDIO-ALTO

Pubblicazione sul sito internet dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni,contributi, sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea personeed enti pubblici eprivati, indicante le seguenti informazioni:

a)      nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario,

b)       l'importodel vantaggio economico corrisposto;

c)       la norma o il titolo a base dell'attribuzione;

d)    l'ufficio o il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;

e)  la modalita' seguita per l'individuazione del beneficiario

Responsabile del procedimento

Implementazione immediata


5. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an

Riconoscimento di vantaggi a soggetti privati in assenza di una predeterminazione dei criteri per l'assegnazione da parte di norme di legge (statale o regionale) o di disposizioni regolamentari e senza previa pubblicazione di un avviso pubblico per l'assegnazione del contributo

RISCHIO MEDIO-ALTO

Pubblicazione sul sito internet dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni,contributi, sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea persone ed enti pubblici eprivati, indicante le seguenti informazioni:

a)   nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario,

b)       l'importo del vantaggio economico corrisposto;

c)  La norma o il titolo a base dell'attribuzione;

d)    l'ufficio o il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;

e)  la modalita' seguita per l'individuazione del beneficiario

Responsabile del procedimento

Implementazione immediata

6. Provvedimenti amministrativi discrezionali nell'an e nel contenuto

Riconoscimento di vantaggi non previsti da legge e/o regolamenti ed erogati a soggetti privati in assenza di una predeterminazione dei criteri per l'assegnazione da parte di norme di legge (statale o regionale) o di disposizioni regolamentari e senza previa pubblicazione di un avviso pubblico per l'assegnazione del contributo

RISCHIO MEDIO-ALTO

Pubblicazione sul sito internet dell'ente degli atti di concessione di sovvenzioni,contributi, sussidi ed ausili finanziari e per l'attribuzione di vantaggi economici di qualunquegenerea persone ed enti pubblici eprivati, indicante le seguenti informazioni:

a)   nome dell'impresa o dell'ente e i rispettivi dati fiscali o il nome di altro soggetto beneficiario,

b)       l'importo del vantaggio economico corrisposto;

c)  La norma o il titolo a base dell'attribuzione;

d)    l'ufficio o il funzionario o dirigente responsabile del relativo procedimento amministrativo;

e)     la modalita' seguita per l'individuazione del beneficiario

Responsabile del procedimento

Implementazione immediata


 

 

 

FONDAZIONE CASA DEL FANCIULLO SANGIORGIO GUALTIERI

VIA SAN PIETRO, N. 31

 

 

ALLEGATO B)

 

 

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA 2021/2023 AGGIORNAMENTO 2021

(Questo programma costituisce autonoma sezione del PTPCT, comestabilito dal Piano Nazionale Anticorruzione e dalle linee guida attuative adottate dall'ANAC)

 

PREMESSA

 

La disciplina sulla trasparenza nelle pubbliche amministrazioni e' contenuta, essenzialmente, nel D. Lgs. 33/2013, recante il "Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicita', trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni".

Il legislatore obbliga tutte le pubbliche amministrazioni a pubblicare dati e informazioni, concernenti la gestione e l'attivita' amministrativa, secondo precisi criteri, modelli e schemi standard in modo da rendere possibile, da parte di chiunque, l'immediata individuazione ed estrapolazione dei dati, dei documenti e delle informazioni d'interesse.

I documenti, le informazioni e i dati per i quali sussiste obbligo di pubblicazione nella sezione "Amministrazione trasparente" costituiscono il fondamento del cd. Diritto di accesso civico, consistente nella potesta' attribuita a tutti i cittadini, senza alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva e senza obbligo di motivazione, di richiedere i medesimi, nei casi in cui sia stata omessa la loro pubblicazione, che va comunque garantita per 5 anni.

La richiesta e' gratuita e va presentata al RPCT, che si pronuncia sulla stessa (cfr. articolo 5, D. Lgs. 33/2013).

Inoltre, si ricorda che l'art. 6 del D. Lgs. 97/2016, nel novellare l'art. 5 del D.Lgs. 33/2013, ha disciplinato anche un nuovo accesso civico (c.d. generalizzato), molto piu' ampio di quello previsto dalla precedente formulazione, riconoscendo a chiunque, indipendentemente dalla titolarita' di situazioni giuridicamente rilevanti, l'accesso ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni, nel rispetto dei limiti relativi alla tutela di interessi pubblici e privati, e salvi i casi di segreto o di divieto di divulgazione previsti dall'ordinamento.

Il Programma diviene, quindi, uno degli elementi fondamentali per dare attuazione al nuovo ruolo delle pubbliche amministrazioni, chiamate ad avviare un processo di informazione e di condivisione delle attivita' poste in essere e ad alimentare un clima di fiducia, di confronto e crescita con i cittadini.

Gli obiettivi fissati dal Programma si integrano con tutti gli altri atti di programmazione generale dell'ente.

Esso, inoltre, mira a definire il quadro essenziale degli adempimenti anche in riferimento alle misure tecnologiche fondamentali da utilizzare per un'efficace pubblicazione, che in attuazione del principio democratico, rispetti effettivamente le qualita' necessarie per una fruizione completa e non discriminatoria dei dati attraverso il web.

Con il presente documento vengono individuate le misure operative, interessanti l'intera struttura organizzativa dell'ente, volte a rendere il sito istituzionale dell'IPAB allineato alla vigente normativa, mediante la costituzione e l'implementazione della macro-sezione "Amministrazione trasparente" e l'individuazione dei soggetti responsabili della pubblicazione.

Essendo l'IPAB un ente di piccole dimensioni, le si ritengono applicabili, in quanto compatibili, le semplificazioni previste per i piccoli comuni dall'aggiornamento 2018 al PNA (cfr. Titolo IV).

 

Articolo 1

TRASPARENZA E ACCESSIBILITA'

 

1.  Sulla base delle prescrizioni dettate dalla legislazione piu' recente, la trasparenza dell'attivita' delle PA, costituisce un elemento distintivo di primaria importanza, con particolare riferimento sia al miglioramento dei rapporti con i cittadini, sia alla prevenzione della corruzione sia per dare applicazione ai principi di eguaglianza, imparzialita', buon andamento, responsabilita', efficacia, economicita', efficienza, integrita' e lealta' che rappresentano i punti essenziali di riferimento per le attivita' delle P.A.

2.   In tale ambito si sottolinea il rilievo che assume la possibilita' di comparare i dati sui risultati raggiunti nello svolgimento delle attivita' amministrative e, in particolare, nella performance.

3.  Con il Programma Triennale per la Trasparenza e l'Integrita' (di seguito solo "Programma") si da' applicazione concreta a queste indicazioni, in particolare riassumendo le principali azioni e linee di intervento che si intende perseguire in tema di trasparenza e sviluppo della cultura della legalita', sia all'interno della struttura amministrativa, sia nella societa' civile.

 

Articolo 2

OBBIETTIVI

 

1.  Obiettivi di trasparenza,nel 2021, sono:

-   aumento del flusso informativo interno all'IPAB;

-    ricognizione e utilizzo delle banche dati e degli applicativi gia' in uso al fine di identificare eventuali ed ulteriori possibilita' di produzione automatica del materiale richiesto;

- progressiva riduzione dei costi relativi all'elaborazione del materiale soggetto agli obblighi di pubblicazione.

2.  Obiettivi di trasparenza nell'arco triennale di vigenza del Programmasono:

-    implementazione dei nuovi sistemi di automazione per la produzione e pubblicazione di dati;

-   implementazione della pubblicazione di dati ed informazioni ulteriori rispetto a quelli per i quali vige l'obbligo di pubblicazione;

-    rilevazione automatica del livello di soddisfazione degli utenti per mettere meglio a fuoco i bisogni informativi dei soggetti direttamente o indirettamente coinvolti, siano essi interni o esterni all'amministrazione.

 

Articolo 3

ADOZIONE DEL PIANO

 

1.  Entro il 31 gennaio, l'organo di indirizzo politico, su proposta del RPCT, approva il Piano ed i relativi aggiornamenti nell'ambito del PTPCT. Questo e' pubblicato sul sito internet istituzionale ed inviato all'ANAC secondo le modalita' dalla stessa fissate.

2.  La verifica sul rispetto delle sue prescrizioni e' effettuata dal RPCT.

3.   Il RPCT coordina gli interventi e le azioni relativi alla trasparenza e svolge attivita' di controllo sull'adempimento degli obblighi di pubblicazione.

Articolo 4

I RESPONSABILI DELLA PUBBLICAZIONE

 

1.  I primi e diretti responsabili della pubblicazione sono i responsabili dei singoli procedimenti, i quali sono tenuti a garantire il tempestivo e regolare flusso delle informazioni da pubblicare ai fini del rispetto dei termini stabiliti dalla legge.

2.  Essi assicurano la pubblicazione degli atti, dei documenti, delle informazioni e dei dati di loro competenza con le modalita' e nella tempistica previste, e che le pubblicazioni avvengano con i criteri di accuratezza e qualita' indicati dal D.Lgs.33/2013 e dalle linee guida emanate dall'ANAC in materia.

3.   Il mancato adempimento degli obblighi di pubblicazione e' elemento di valutazione della responsabilita' disciplinare, nonche' eventuale causa di responsabilita' per danno all'immagine dell'IPAB.

 

Articolo 5

DATI

 

1.  L'IPAB pubblica nella sezione denominata "Amministrazione trasparente" del sito istituzionale, le informazioni, i dati ed i documenti su cui vige obbligo di pubblicazione.

2.  I dati e documenti sono inseriti ed aggiornati direttamente dai responsabili della pubblicazione, che provvedono a verificarne la completezza e la coerenza con le disposizioni di legge.

3.  I dati e tutto il materiale oggetto di pubblicazione deve essere prodotto e inserito in formato aperto o in formati compatibili alla trasformazione in formato aperto.

4.  L'IPAB puo' mettere in atto tutti gli accorgimenti necessari per adeguare il sito agli standard individuati dalla normativa vigente per i siti web delle PA.

5.   Nella pubblicazione di dati e documenti e di tutto il materiale soggetto agli obblighi di trasparenza, deve essere garantito il rispetto delle normative sulla privacy.

 

Articolo 6

USABILITA' E COMPRENSIBILTA' DEI DATI

 

1.    Gli uffici devono curare la qualita' della pubblicazione affinche' si possa accedere in modo agevole alle informazioni e se ne possa comprendere agevolmente il contenuto.

2.    In particolare, i dati e i documenti devono essere pubblicati in aderenza alle seguenti caratteristiche:

 

Caratteristica dati

Note esplicative

Completi ed accurati

I dati devono corrispondere al fenomeno che si intende descrivere e, nel caso di dati tratti da documenti, devono essere pubblicati in modo esatto e senza omissioni.


Comprensibili

Il contenuto dei dati deve essere esplicitato in modo chiaro ed evidente.

Pertanto occorre:

a)  evitare la frammentazione, cioe' la pubblicazione di stesse tipologie di dati in punti diversi del sito, che impedisce e complica l'effettuazione di calcoli e comparazioni.

b)  selezionare e elaborare i dati di natura tecnica (ad es. dati finanziari e di bilancio) in modo che il significato sia chiaro ed accessibile anche per chi e' privo di conoscenze specialistiche.

Aggiornati

Ogni dato deve essere aggiornato tempestivamente, ove ne ricorrano i presupposti.

Tempestivi

La pubblicazione deve avvenire in tempi tali da garantire l'utile

fruizione dall'utente.

In formato aperto

Le informazioni e i documenti devono essere pubblicati in formato aperto e raggiungibili direttamente

dalla pagina dove le informazioni sono riportate.

 

Articolo 7

CONTROLLO E MONITORAGGIO

 

1.  Alla corretta attuazione del Piano concorrono il RPCT, i dipendenti interessati. In particolare, il RPCT svolge il controllo sull'attuazione del Piano e delle iniziative connesse.

2.   Il RPCT evidenzia e informa delle eventuali carenze, mancanze o non coerenze riscontrate i responsabili i quali dovranno provvedere a sanare le inadempienze entro e non oltre 30 giorni dalla segnalazione.

 

Articolo 8

TEMPI DI ATTUAZIONE

 

1. L'attuazione degli obiettivi previsti per il triennio si svolgera' entro le date previste nel presente programma, come di seguito indicato:

-  anno 2021: pubblicazione del Piano entro il 30 aprile 2021;

-  anno 2022: aggiornamento del Piano entro il 31gennaio2022;

-  anno 2023: aggiornamento del Piano entro il 31gennaio2023.

 

Articolo 9

ACCESSO CIVICO

 

1.  L'esercizio del diritto di accesso civico, semplice e generalizzato, e' assicurato ai sensi degli articoli 5 e seguenti del D. Lgs. 33/2013, nonche' secondo i provvedimenti dell'ANAC.

2.  Il RPCT vigila sul rispetto delle citate disposizioni, intervenendo tempestivamente in caso di loro violazione.

 

 

IL RPCT

F.to Dott. Carmelo Parrino

 


 

ALLEGATO C) MODULO PER LA SEGNALAZIONE DI CONDOTTE ILLECITE

 

Al Responsabile della Prevenzione della Corruzione e della Trasparenza dell'IPAB

Casa del Fanciullo Sangiorgio Gualtieri

SEDE

 

NOME e COGNOME DEL SEGNALANTE:

 

____________________________________

 

 


 

QUALIFICA O POSIZIONE PROFESSIONALE:

 

_________________________________________

 

 

TEL/CELL:

 

_________________________________________

 

 

EMAIL:

 

_________________________________________

 

 


 

DATA/PERIODO IN CUI SI E' VERIFICATO IL FATTO:___________________/_____________/________________/

 

LUOGO FISICO IN CUI SI E' VERIFICATO IL FATTO: _______________________________

 

UFFICIO / ESTERNO DELL' UFFICIO: ______________________

(indicare luogo)

 

RITENGO CHE LE AZIONI OD OMISSIONI COMMESSE O TENTATE SIANO:

o   Penalmente rilevanti;

 

o   poste in essere in violazione del Piano di Prevenzione della Corruzione adottato;

 

o   poste in essere in violazione dei Codici di Comportamento o di altre disposizioni sanzionabili in via disciplinare;

 

o   suscettibili di arrecare un pregiudizio patrimoniale all'Amministrazione o ad altro ente pubblico;


o   suscettibili di arrecare un pregiudizio all'immagine dell'Amministrazione;

 

o   altro(specificare): ___________________________________________________________


 

 

 

 

 

DESCRIZIONE DEL FATTO (CONDOTTA ED EVENTO):


 

 

 

 

AUTORE/I DEL FATTO:

1) _____________________________________________

2) _____________________________________________

3) ______________________________________________

4) ______________________________________________

 

EVENTUALI ALTRI SOGGETTI A CONOSCENZA DEL FATTO E/O IN GRADO DI RIFERIRE SUL MEDESIMO:

 

1) _________________________________________2) __________________________________

 

3) __________________________________________4) ___________________________________

 

EVENTUALI ALLEGATI A SOSTEGNO DELLA SEGNALAZIONE:

1) __________________________________

2) __________________________________

 

 

Luogo e data:

FIRMA 

 

 

La segnalazione puo' essere presentata, in busta chiusa:

a)               a mezzo del servizio postale o tramite posta interna; in questo caso, l'Amministrazione garantisce l'anonimato del mittente;

b)               a mano, direttamente al Responsabile della prevenzione della corruzione e della trasparenza.

 

La presente segnalazione non puo' essere oggetto di visione ne' di estrazione di copia da parte di richiedenti, ricadendo nell'ambito delle ipotesi di esclusione di cui all'art. 24, comma1, lett. a), della legge n. 241/90 e s.m.i..